Riceviamo e pubblichiamo nota degli inquilini del Residence Capitignano
TARANTO – Nell’ormai lontano 1989, l’omonima contrada a ridosso della frazione di Talsano (TA) viene interessata da un consistente insediamento di edilizia popolare mediante la realizzazione del Residence Capitignano composto da 213 alloggi inseriti in un contesto urbano ricco di verde, parco giochi, fontana centrale, viali alberati, club costruttrice Andrisano Umberto, il Comune di Taranto e l’entusiasmo del prof. Vittorio Del Piano, hanno trasformato in un area museale, inserendo nei singoli portoni ceramiche di scultori e pittori contemporanei a Nino Franchina, intitolando le vie secondarie agli stessi; mentre la piazza principale con annessa scultura ceramica intitolata a Nino Franchina. Tutto ciò e le agevolazioni di legge dell’epoca hanno invogliato molte famiglie a stabilire la propria residenza in tale contesto abitativo, anche allettate dalle assicurazioni dell’impresa costruttrice che garantiva la destinazione a verde pubblico delle aree incolte confinanti con lo stesso Residence. Purtroppo, con una delibera del 25 gennaio 2016, il consiglio comunale accoglie una proposta di variante dell’Accordo di Programma, modificando all’insaputa dei residenti di Capitignano, la destinazione d’uso di tali aree, e destinando le stesse alla realizzazione di edilizia popolare e cementificazione indiscriminata. Così con un colpo di spugna, di cui gli abitanti si riservano di accertare la legittimità, vengono infrante promesse ed aspettative di ampliamento del verde e possibile realizzazione di parchi, anfiteatri all’aperto ecc..
Gli stessi residenti del residence Capitignano, assistono attoniti alle opere di transennamento iniziate in questi giorni, ipotizzando verosimili violazioni strutturali (distanze dalle proprietà esistenti, affacci ecc…) Tuttavia si riservano azioni più incisive di protesta per interrompere l’avanzamento dei lavori la cui progettualità appare in netto contrasto con le recenti affermazioni del sindaco circa la trasformazione di Taranto in una città green.
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