Rinnovamento, trasparenza, legalità, le parole d’ordine
In fondo all’articolo il video della conferenza stampa
Presentata alla stampa la lista RINNOVAMENTO del Consiglio dell’Ordine con Mirella Casiello Presidente, che parteciperà, a metà maggio, alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto. Un appuntamento con le urne che è stato rinviato ( doveva effettuarsi a inizio anno) per le note vicende che riguardano l’applicazione delle nuove norme che fissano a 2 il numero massimo di mandati. Norma la cui applicazione retroattiva è stata contestata. C’è stato un pronunciamento della Cassazione, a sezioni unite, che ha confermato l’applicabilità della norma, e ora pende un ricorso dinanzi alla Consulta. C’è chi ha ritenuto di non riproporre la propria candidatura, altri invece confidano su un esito positivo, per loro, del giudizio della Corte Costituzionale.
La lista Rinnovamento è così denominata perché al suo interno compaiono avvocati, la maggior parte di consolidata esperienza professionale in termini di anni di esercizio, ma che non hanno mai ricoperto incarichi all’interno del Consiglio dell’Ordine. Dodici in totale i componenti della squadra che affiancano l’avv. Mirella Casiello, candidata alla presidenza: sono gli Avv.ti Giovanni Albano, Daniela Bottazzo, Paolo D’Arcangelo, Francesco D’Errico, Giuseppe De Sario, Salvatore Difonzo, Serena Gentile, Angelo Lattarulo, Filippo Lerario, Fabrizio Todaro, Giovanna Ursoleo e Paolo Vinci. “Le elezioni del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati sono il momento per far emergere il lavoro che quotidianamente gli Avvocati affrontano a tutela dei cittadini. Siamo tra gli Ordini più numerosi di Italia, contiamo oltre 3.000 iscritti; 3.000 Avvocati che vivono la Città e le sue problematiche. L’obiettivo che ci poniamo è tornare ad essere il corpo intermedio tra le Istituzioni del territorio e i Cittadini, sempre più bisognosi di tutela.” .
Da qui l’attenzione per l’attenzione al rapporto con i cittadini: “Lo sportello del Cittadino, previsto dalla Legge professionale, sarà un punto di forza del nostro agire: si occuperà, tra l’altro, di promuovere la conoscenza dell’impegno dell’Avvocatura a favore della tutela dei diritti. Inoltre si curerà di diffondere la conoscenza degli Istituti della difesa d’Ufficio e del Patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti.” La tutela dei cittadini e delle fasce più deboli richiede anche l’applicazione delle norme sull’equo compenso per i professionisti: “A tal proposito, insisteremo perché la liquidazione dei compensi dei Colleghi avvenga in ragione non inferiore alla misura già indicata dal CNF sin dal 28.4.2017. Vogliamo concertare le regole con la Magistratura locale per tutto quanto attiene l’ammissione al patrocinio nel processo penale.” Particolare attenzione, secondo quando riferito in conferenza stampa, sarà dedicata alle giovani leve dell’avvocatura: “Avremo un occhio di riguardo per le giovani generazioni che si affacciano alla Professione, istituendo un sportello di consulenza, per consentire a ciascuno di creare il proprio studio a seconda delle necessità dei componenti e delle nuove forme di esercizio della professione (cooperative, società, studi associati); ed uno sportello dedicato alla euro programmazione, per intercettare i fondi destinati alle professioni e alle start up. Intendiamo contenere la tassa di stazionamento. Puntiamo ad una abolizione del contributo annuale di stazionamento per i primi tre anni di iscrizione all’Albo e riduzione progressiva di detta quota, come in uso presso altri Ordini, con equilibrio di bilancio attraverso il recupero delle morosità croniche (che oggi ammontano a oltre 160.000 euro) e un deciso taglio alle spese superflue”. La trasparenza è l’altro faro che illumina il percorso della lista: “Ci atterremo con scrupolo alle norme in misura di trasparenza. Soprattutto in tema di pubblicazione delle delibere consiliari, affinché i Colleghi sappiamo sempre in tempo reale cosa avviene nelle sedute. Rispetteremo con rigore la Legge professionale e il regolamento che il Consiglio uscente si è dato; in particolare in tema di divieto di assumere incarichi (anche dalle Pubbliche Amministrazioni) da parte dei Consiglieri Saremo garanti dell’effettivo rispetto del criterio di turnazione degli incarichi di Mediazione, anche bilanciando quantità e valore degli incarichi, che saranno resi pubblici” . In tema di trasparenza si è parlato anche dei servizi appaltati all’esterno che dovranno seguire le regole previste per un Ente Pubblico, ancorché non economico; quini tutto con regolare bando pubblico. Fondamentale anche la formazione: ”la formazione coinvolgerà gli iscritti sui temi più importanti della professione, non solo negli aspetti prettamente locali. Terremo incontri con i Colleghi affinché possano confrontarsi collegialmente con tutti i componenti del Consiglio, per approfondire le tematiche più rilevanti, nonché per condividere le problematiche quotidiane e trovare soluzioni veloci, senza lasciare incancrenire i problemi che ci attanagliano. Valorizzeremo la Scuola forense e razionalizzeremo gli incontri formativi: in collaborazione con l’Università, la nostra stella polare sarà la qualità dell’offerta formativa, che ci impegniamo a mantenere gratuita. Abbiamo l’ambizione di appassionare i Colleghi che vorranno fruire della formazione locale; non lasceremo che la Scuola diventi un semplice distributore di crediti.” Infine le preoccupazioni per la gestione quotidiana dell’attività: Palazzo di Giustizia con le sue problematiche strutturali e con quelle relative al rapporto tra i vari operatori che lo popolano: “E, da ultimo, poiché il Palazzo di Giustizia è anche il nostro posto di lavoro, il luogo ove trascorriamo una buona parte della giornata, ci impegniamo a perseguire migliori condizioni di lavoro per tutti noi, in collaborazione con la Magistratura e il personale di Cancelleria. Il nostro obiettivo è lavorare insieme, senza ruoli di subalternità. La Giurisdizione e il suo esercizio, a tutela dei Diritti dei Cittadini, impone parità di trattamento tra tutti i protagonisti del processo.”
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