Per l’ottava settimana di programmazione della rassegna, oggi la masterclass tenuta da Luis Bacalov al Bif&st 2014, conduce Rino Marrone.
Venerdì 12 giugno, invece, è in programma l’incontro con Armando Rovajoli al Bif&st 2010 con Walter Veltroni e Enrico Magrelli.
Prosegue sul canale ufficiale YouTube di Apulia Film Commission (clicca qui) la rassegna “Le parole del cinema”, un doppio appuntamento settimanale in cui sono proposte le masterclass e gli incontro con il pubblico dei grandi protagonisti del cinema internazionale, realizzati nei festival prodotti dalla Fondazione.
L’ottava settimana di programmazione prosegue con le Masterclass tenute da due grandi compositori e direttori d’orchestra: Luis Bacalov e Armando Trovajoli.

Per l’appuntamento di oggi, martedì 9 giugno, sarà possibile rivedere la Masterclass di Luis Bacalov tenuta al Bif&st 2014. Nel corso dell’incontro, condotta da Rino Marrone, Bacalov racconta i suoi esordi: dalla gloriosa RCA con il primo lavoro con Rita Pavone, alla “Noia” di Damiano Damiani. Bacalov si sofferma anche sui rapporti che si instaurano tra il regista e il compositore, dell’incontro con Federico Fellini, “La città delle donne”, e quello con Nino Rota. Inoltre, da cosa è determinato il successo di una colonna sonora, il caso New Trolls (“Concerto Grosso”), la musica colta e musica per il cinema.

Nel secondo appuntamenti, venerdì 12 giugno, viene riproposto un incontro tenuto da Armando Trovajoli al Bif&st 2010, con interventi di Walter Veltroni ed Enrico Magrelli. Nell’incontro Trovajoli racconta gli inizi della sua carriera, il primo approccio con il violino, i primi passi nelle orchestre, la passione per il jazz e la difficoltà nel fare musica durante la guerra. Ma ricorda anche la condivisione del palco con alcuni grandi della musica: Django Reinhardt, Louis Armstrong, Stéphane Grappelli, Chet Baker, Miles Davis, Duke Ellington e la partecipazione ai primi festival internazionali. Trovajoli parla anche degli Anni ‘50 e la collaborazione con la RAI e della folgorazione avuta per il cinema. Inoltre, l’apprendistato con Francesco Lavagnino, la scrittura di “El negro zumbon” e la vena popolare che gli ha permesso di realizzare oltre trecento colonne sonore. Infine, il rapporto con l’“anima gemella” Ettore Scola; “Canone inverso” e “Jona che visse nella balena”: i film per cui avrebbe voluto comporre; “Rugantino: dal film alla commedia musicale”; oltre al jazz: Béla Bartók, John Williams e le influenze della musica del ‘900; il senso della “canzone”, i brani preferiti, i registi del cuore.
Fonte: Apulia Film Commission