Qualche giorno fa la Provincia di Taranto ha emesso una delibera contenente una proposta (che andrà successivamente sui tavoli della Regione Puglia e dell’Ufficio Scolastico Regionale), che delinea la mappa degli accorpamenti degli istituti comprensivi scolastici della provincia jonica per il prossimo anno scolastico.
A questo proposito, riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci dalla preside dell’istituto “Leonardo Sciascia” di Talsano, Giovanna Santoro. Nel suo testo vengono spiegate le motivazioni e le criticità verso le quali potrebbe andare incontro il territorio, se la “Sciascia” venisse privata del plesso “Monaco” (dove è attualmente collocata la scuola dell’infanzia dello stesso istituto), perché assorbito da un altro istituto di Talsano, il “De Amicis” (come propone la delibera in questione).
“La ben nota, recentissima delibera della Provincia di Taranto sul dimensionamento della rete scolastica propone alla Regione Puglia e all’Ufficio Scolastico Regionale di accorpare la scuola dell’infanzia “Monaco” di Talsano (plesso inglobato nell’istituto comprensivo “Sciascia” di Talsano), oppure un altro plesso che deve individuare il Miur all’istituto “De Amicis” di Talsano.
Questi sono i fatti, ma noi riteniamo che se questa scelta (che fra l’altro non trova nessun riscontro nella proposta precedentemente deliberata dal Comune di Taranto), dovesse ricadere sulla “Monaco”, si tratterebbe di una scelta assolutamente iniqua per il territorio e ingiusta per la popolazione scolastica.
Questo perché non si è tenuto in considerazione della “dimensione famiglie”.
La mattina, infatti, centinaia di genitori si troverebbero nella condizione di accompagnare i propri figli in una scuola diversa da quella scelta, rinunciando alla ormai consolidata offerta formativa della nostra scuola.
La delibera in questione, a nostro giudizio, è stata fatta quindi su basi meramente ragionieristiche e non tiene conto le scelte fatte dalla comunità che ha (lo ribadiamo con forza), scelto noi per i propri figli.
Inoltre, se dovesse essere avvallata la scelta di assegnare il plesso “Monaco” alla “De Amicis”, l’intero istituto comprensivo “Sciascia” si ritroverebbe ad avere una significativa riduzione degli alunni. E di conseguenza, mancando la scuola dell’infanzia, verrebbe a mancare quel bacino di utenza che negli anni successivi sarebbe poi traslata nelle nostre sezioni di scuola primaria e poi in quelle della secondaria. Quindi ci sarebbe il rischio di un impoverimento che potrebbe compromettere gravemente il futuro della “Sciascia” stessa.
Fra le altre cose, non va sottovalutato che i numeri parlano chiaro… la nostra scuola conta circa 1200 iscritti. Numero per il quale l’istituto (secondo la normativa vigente), ha diritto alla propria autonomia. E la proposta deliberata della Provincia, dunque, porterebbe solo e soltanto alla distruzione della stessa scuola.
Sia ben chiaro, in queste righe, parliamo anche a nome di centinaia e centinaia di genitori che nelle ultime ore, allarmati, hanno preteso spiegazioni. E questa scelta, dunque, potrebbe non solo distruggere un grande istituto (che nel corso degli anni ha lavorato duramente, con personale qualificato, per far crescere e offrire il meglio al territorio), ma risulterebbe essere anche un gravissimo impoverimento per tutta la comunità e per il territorio di Talsano che, lo ripetiamo con orgoglio, ha scelto di far “crescere” i propri bambini nella nostra scuola”.
Il provvedimento adottato dalla Provincia di Taranto ha fatto un’eco micidiale, scatenando inevitabilmente anche la preoccupazione dei genitori. Preoccupazione che la preside Santoro ha dovuto “affrontare” incontrando gli utenti all’interno di un’assemblea convocata d’urgenza nella serata di oggi.
Assemblea alla quale, oltre al corpo docente e alle sigle sindacali, hanno preso parte anche i consiglieri del Comune di Taranto Massimiliano Stellato e Dante Capriulo.
Genitori, sindacati e consiglieri comunali hanno viaggiato tutti in un’unica direzione, ovvero quella che porta all’idea comune che la “Sciascia” è una scuola di riferimento per il territorio e che il possibile depauperamento con l’eventuale perdita della scuola dell’infanzia “Monaco” sarebbe una grave perdita per l’intera comunità talsanese.