Nel plesso Giusti la prima aula in 3D con strumenti tecnologici innovativi per tutti gli studenti
TARANTO – L’Istituto comprensivo Galileo Galilei dopo un intenso lavoro iniziato a dicembre 2022, tra progettazione ed esecuzione insieme al gruppo di lavoro, con grande orgoglio, oggi finalmente inaugura un nuovo spazio di apprendimento inclusivo, multisensoriale e collaborativo che consentirà a tutti gli alunni dell’istituto di partecipare in maniera attiva al processo di apprendimento perché saranno loro stessi produttori di materiale.
Questo grazie a fotocamere digitali, visori innovativi e un ambiente ben lontano da un’aula tradizionale, ma sempre a portata di mano. Matematica, scienze, storia dell’arte e tantissime altre materie in un nuovo modo di insegnarle ed apprenderle. Tutto ciò è stato possibile in virtù dei finanziamenti per la scuola nell’ambito del progetto PNRR “Next generation class misura 4.0 . “Un nuovo grande tassello si aggiunge alle molteplici iniziative messe in atto dal nostro istituto che grazie ad una tecnologia altamente all’avanguardia che dà la possibilità, a studenti e insegnanti, di creare in autonomia contenuti immersivi di qualità, fruibili nello spazio di proiezione o con un visore VR – spiega la dott.ssa Antonietta Iossa – ma non solo perché grazie al supporto del nostro animatore digitale, il prof Annicchiarico, i ragazzi saranno in grado di usufruire di Materiali didattici pronti e possibilità di caricare ed elaborare contenuti, una maggior “immersività”, garantita dalla presenza di diversi punti di proiezione, un sistema di controllo tramite tablet e pc della postazione e di interazione con i contenuti digitali.
Gli alunni avranno la possibilità virtuale di viaggiare nel tempo e nello spazio, conoscere la realtà attraverso una vera e propria “immersione” nei contenuti, le immagini e il suono. Uno spazio dedicato ai giovani che permetterà loro di apprendere in maniera” futuristica e anche fare pratica attraverso il linguaggio della tecnologia, dunque nuovi “spazi” di comunicazione sociale, maggiore libertà di creare e condividere, offerta di nuove esperienze didattiche immersive attraverso la virtualizzazione, creando un continuum educativo e scolastico fra lo spazio fisico e virtuale per l’apprendimento.
“Questo perché la scuola, oggi, non può ignorare i linguaggi che gli studenti utilizzano quotidianamente e i contesti virtuali e ludici in cui trascorrono il loro tempo e deve fornire loro, delle “esperienze” da vivere e su cui riflettere per far si che l’apprendimento diventi veramente significativo – continua la DS -. La dimensione immersiva che il videogioco o la realtà virtuale comportano coinvolge la sfera emotiva di chi la fruisce, determinando forme di coinvolgimento attivo fortemente motivanti. I La realtà virtuale, inoltre, in dimensione didattica non è mai quella esperita in modo individuale, ma è quella che si fonda sul cooperative learning: la sua applicazione è inserita in percorsi di apprendimento problematizzati, fondati su compiti autentici che per loro natura sono complessi, aperti e sfidanti e richiedono competenze diverse. Cooperazione, conoscenza distribuita e i valori condivisi risultano indispensabili per portare a termine il compito.
Ne consegue che anche l’intelligenza interpersonale deve essere messa in gioco nella rete di relazioni e nella negoziazione sociale dei significati all’interno della comunità e trova in questa dimensione un favorevole terreno di sviluppo. La scuola con i numerosi progetti extra curricolari, rappresenta per i ragazzi, ma anche e soprattutto x i genitori, un importante punto di riferimento istituzionale di contrasto alla dispersione scolastica e lotta alla microcriminalità, fenomeni purtroppo conosciuti in questo quartiere. Ai tanti incontri pomeridiani di crescita didattica e personale che sono già attivi dall’inizio dell’anno si aggiunge la VR (Realtà Virtuale), che, grazie all’uso di visori, immerge gli studenti in un ambiente virtuale costruito ad hoc, creando la percezione di vivere un’esperienza quasi reale. Gli utenti possono così esplorare determinati scenari riprodotti in maniera realistica, partecipare ad attività didattiche immersive e apprendere sperimentando. Il vero EDUVERSO, un mondo virtuale – un ambiente 3D simulato dal computer nei quali gli allievi, mediati da un avatar, possono esplorare ambientazioni, contribuire a realizzarle, partecipare e progettare attività, comunicare con altri studenti”.
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