Duro il commento del PD, che ha visto Liviano candidato nelle proprie liste e capo gruppo in consiglio comunale
Gianni Liviano non ci sta e rassegna le dimissioni da presidente della Commissione bilancio. In una nota stampa le motivazioni:
Rassegno oggi le dimissioni da Presidente della Commissione Bilancio.
Sono stato contrario in questi mesi all’aumento della Tari e all’eliminazione dell’esenzione dell’addizionale comunale per le famiglie con un reddito inferiore a 15.000 euro.
Dopo aver letto i bilanci dell’Amiu, ho informato prima il Sindaco e poi l’opinione pubblica della situazione di grande difficoltà in cui si trova l’azienda municipalizzata, meravigliandomi molto del totale silenzio del management aziendale sulla situazione di crisi in corso..
Ho chiesto di rivedere alcune scelte strategiche al fine di aumentare la raccolta differenziata (che ha la percentuale peggiore in Puglia) e di evitare i licenziamenti di 67 persone che erano stati annunciati dal presidente Mancarelli.
Credo che l’ascolto e la partecipazione siano valori imprescindibili e non sono certo che le amministrazioni pubbliche che si chiudono nei palazzi a blindare le loro scelte senza favorire il confronto con la cittadinanza siano nel giusto. Per questo oggi ho chiesto, nonostante il bilancio di previsione sia arrivato in commissione Venerdì Santo e l’approvazione debba essere entro il 30 di aprile, di ascoltare gli stakeholders del territorio. Purtroppo, la maggioranza consiliare ha bocciato la mia proposta.
Per tutte queste ragioni, senza polemica ma con l’onestà intellettuale che mi contraddistingue, non ritengo che esistano più i presupposti per proseguire nel mio compito di Presidente della Commissione Bilancio.
Molto dura la reazione del gruppo consiliare l PD che risponde con una nota stampa.
Gruppo consiliare Pd: «Liviano ha fatto bene a dimettersi, la politica deve essere realmente servizio alla comunità»
Gianni Liviano ha oggi confermato la sua inadeguatezza al ruolo di presidente della commissione consiliare Bilancio, avanzando una proposta che non è contemplata dalle norme. Le dimissioni, quindi, sono l’atto più sensato che potesse compiere.
Da mesi, nascondendosi dietro l’ipocrita esercizio di una presunta libertà, è venuto meno alla sua funzione istituzionale, che è quella di facilitatore di un iter amministrativo cui sono legate le aspettative di un’intera comunità. La partecipazione è un passaggio sacrosanto, lo sappiamo bene noi del Partito Democratico, ma deve essere esercitata in forme e tempi previsti dalla legge, altrimenti quella libertà ostentata si trasforma in ostruzionismo.
Ed è quel che sta succedendo sin da quando Liviano ha deciso di non rispettare quel principio che pur confessa continuamente: politica è servizio. Bene, caro Liviano, è il momento di tradurre quelle belle parole in atti concreti, evitando di trovare scuse pur di appesantire il percorso del bilancio, in questo caso particolare, e di tanti altri atti amministrativi.
I suoi suggerimenti sono sempre e solo arrivati in forma di comunicati stampa, mai manifestati in un confronto corretto, anche se serrato, con le parti politiche. Se lo scopo era quello di individuare pretestuosamente un “nemico”, per giustificare posizioni contrastanti, sappia che il trucco è stato svelato. Quando si è strumento per il bene della collettività servono soluzioni, quelle che il consigliere Liviano non vuole trovare diventando lui, di fatto, nemico di quella stessa collettività che attende l’approvazione del bilancio.
Noi consiglieri comunali del PD, invece, vogliamo dare presto questa risposta alla città, facendo tutto quel che la legge prevede come nostre prerogative.
Bianca Boshnjaku Capogruppo Pd in Consiglio comunale Taranto