Il Primo Maggio Libero e Pensante comincia da dove era finito due anni fa
Tornato dopo due anni di forzata sospensione il Primo Maggio Libero e Pensante riprende i temi di sempre, in un contesto in cui, purtroppo, rispetto alla vertenza ambientale non si sono fatti passi in avanti ma, forse, qualcuno indietro.






Quello che gli organizzatori non amano definire un evento ma un “processo politico” inizia ufficialmente con i tre direttori artistici Michele Riondino, Roy Paci e Diodato. E inizia con un messaggio chiaro, inequivocabile, con le parole di Riondino che ricorda innanzitutto quanto la pandemia abbia procurato di negativo a tante categorie per passare poi al tema dei temi. “Fino a 71 giorni fa, prima dello scoppio della guerra in Ucraina, si aveva pudore a parlare dell’aumento della produzione di acciaio; ora con la guerra si è perso anche quel pudore. L’acciaio che ci chiedete porta i nomi dei tarantini; l’auto con cui andate a fare la spesa è fatta con la nostra pelle!” Quindi no all’acciaio? “sia chiaro non siamo contrari all’industria, siamo per un sistema industriale innovativo che guardi al futuro, che rispetti la vita umana e la qualità dei diritti essenziale dell’uomo“.
Qui il video integrale del suo intervento terminato in musica con “Power to the People“

Oltreilfatto segue il Primo Maggio tarantino da sempre; quest’anno il passaggio di consegne tra il fondatore e direttore editoriale Francesco Ruggieri (tra l’altro autosospesosi dall’attività giornalisti fino al 13 giugno) e una giovane promessa del giornalismo Andrea Lacoppola di appena 18 anni. Sarà lui a scrivere dell’aspetto musica e artisti.