Montate le prime luminarie.
Illuminiamo i balconi per dare luce alla speranza
Sarà un Natale più sobrio quello del 2020. Lo ha annunciato il premier Conte. Un altro termine tutto da interpretare come quello dei “congiunti”. Cosa vorrà dire sobrio? Il Capo del Governo ha spiegato che non ci dovranno essere “feste, festone e festini“; niente baci ed abbracci. Però promette 10 giorni di “libera uscita”. Una probabile estensione alle ore 24 (saremo tutti Cenerentola) per il “copri fuoco”. Forse riapriranno anche i ristoranti.
Insomma dieci giorni per dare sfogo allo shopping sfrenato, dare ossigeno, non agli ammalati in ospedale, ma ad un’economia asfittica. Mezze soluzioni in un momento in cui oggi si saprà se Basilicata e Puglia diventeranno aree rosse o resteranno nell’attuale situazione.
Ma sono tanti anni che a Taranto si vive un Natale sobrio
Nel frattempo si montano le prime luminarie a Taranto. Nei giorni scorsi c’erano state delle proposte, in particolare del vice presidente del consiglio comunale Cannone, che avrebbe voluto che le risorse per queste iniziative natalizie fossero destinate a soccorrere le fasce più deboli.
Sicuramente il momento è difficile e la proposta va ritenuta di buon senso. Ma ci sono anche altri aspetti. Il sostegno tra provvedimenti del governo, della regione e del comune, non manca. Certamente si può sempre fare di più. Ma sono anni che con varie motivazioni, prima delle quali l’eterna questione del dissesto, si risparmia su ciò che, impropriamente, si ritiene non indispensabile. Poi si vada a vedere , quando sarà possibile, cosa accade a Salerno, e non solo, nel periodo Natalizio, per comprendere che non è proprio così.
Certo il 2020 sarà un Natale in tono minore, a maggior ragione, lasciare anche le strade senza luminarie sarebbe come dichiarare il lutto cittadino. Ovviamente la nostra è sempre e solo un’opinione.
Illuminiamo i balconi e tutta via Di Palma
Due proposte vorremmo lanciare invece noi: la prima quella di organizzare qualche iniziativa che incentivi i tarantini ad illuminare i balconi. L’altra riguarda l’ultimo tratto ( o il primo dipende da dove si parte), di via Di Palma, da via Crsipi alla porta dell’ arsenale, da anni lasciata al buio durante il periodo natalizio. Un tratto di strada dove non ci sono vetrine, e forse anche per questo, da sempre senza luminarie. Magari con l’ aiuto della Marina Militare, forse si potrebbe rimediare.
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