C’è un problema culturale ma manca il controllo
Il problema rifiuti nel suo insieme è materia decisamente complessa che coinvolge diversi soggetti. Chi deve organizzarne il rifiuto e lo smaltimento; chi legittimamente, al di là delle situazioni “patologiche”, se ne occupa come attività imprenditoriale. Ma il primo protagonista resta il cittadino; e la sua coscienza civica. Mettiamo da parte per un momento la questione più generale ed occupiamoci dello smaltimento dei rifiuti cosiddetti ingombranti.
I rifiuti ingombranti
Materassi in gran quantità, infissi, elettrodomestici, divani e, non di rado, sanitari. Tutta una serie di rifiuti che non possono smaltirsi utilizzando i cassonetti. Rifiuti che vanno conferiti in apposite discariche a seconda delle loro caratteristiche. Un frigorifero, ad esempio, appartiene alla categoria dei rifiuti RAEE ( Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche ).
Come funziona il servizio per il ritiro
Al momento ci sono due sistemi per smaltire i rifiuti ingombranti (poi c’è il terzo, il più diffuso, ovvero quello di abbandonare vicino i cassonetti!) Una modalità consiste nel chiamare il numero verde dell’ AMIU e concordare il ritiro. L’altro sistema è quello di portare i rifiuti nei due centri attualmente disponibili (cliccando su SCARICA QUI si avrà visione delle varie tabelle relative alla tipologia dei materiali e gli orari di apertura)
Numero Verde (800013739)
– CCR Lama – Via Federico II (SCARICA QUI)
– CCR Paolo VI – Via Alcide De Gasperi (SCARICA QUI)
Perché non basta
Cominciamo con lo sgombrare il campo da possibili fraintendimenti: lo smaltimento dei rifiuti in generale, e quello degli ingombranti in particolare, richiede l’impegno di ciascun cittadino affinché siano rispettate le più elementari regole del vivere civile. Purtroppo manca la cognizione di cosa sia la res pubblica. Manca anche quando si parcheggia davanti agli scivoli, o davanti ad un passo carrabile. Quando si usano impropriamente le corsie riservate o si percorrono vie inibite al trasporto privato, per non parlare delle deiezioni canine. Non c’è soluzione alla inciviltà. O meglio c’è ma occorre un diverso approccio del sistema di gestione e controllo. Più volte, anche da queste pagine, abbiamo segnalato punti di “raccolta” abituali.
Controlli sulle ristrutturazioni
Abbiamo anche suggerito, in presenza di sanitari o altro materiale chiaramente proveniente da ristrutturazioni, di fare controlli incrociati con chi rilascia le autorizzazioni (quando queste vengano poi richieste!) comunque di disporre sopralluoghi in zona. Il senso civico nasce in famiglia e a scuola. Quando queste due agenzie educative-formative falliscono le istituzioni sociali devono intervenire con controlli e sanzioni. Non c’è alternativa.
Si può fare altro?
Detto che fondamentalmente occorre puntare sui controlli e sulle pesanti sanzioni, qualcosa però sul piano organizzativo forse è possibile migliorare.
Prenotazione ritiro online e incentivi
Forse il numero verde non è sufficiente. E, sicuramente, è un metodo non allineato con l’evolversi della tecnologia. Oggi è possibile attraverso il web, e apposite app, prenotare tantissimi servizi, come quelli bancari e postali ad esempio. Immaginiamo che si possa prenotare con un app il ritiro, ricevere un modulo con data, orario e luogo del ritiro, da stampare e apporre sui rifiuti ingombranti e individuare apposite aree lontane dai cassonetti ( che, prima o poi, auspichiamo possano sparire del tutto). Poi non guasterebbe, così come già avviene con il conferimento nelle isole ecologiche, un incentivo. Oggi la differenziata viene pesata e viene applicato uno sconto sulla Tari. Non sappiamo se conferendo gli ingombranti nelle due isole di Lama e Paolo VI avvenga lo stesso. In ogni caso oggettivante due sole isole sono insufficienti.
Il bigliettino da visita della città
Fermo restando che in ogni caso una città pulita, soprattutto in un contesto di già compromessa qualità della vita dovuta all’inquinamento industriale, è una necessità irrinunciabile, pensiamo anche a quel sogno che abbiamo di sviluppare il turismo. Pensiamo alle navi da crociera che anche questo anno faranno tappa a Taranto, pensiamo alla prossima Settimana Santa che attirerà sicuramente qualche visitatore, o a quanti visitano il castello aragonese piuttosto che il museo,o gli ipogei. Ecco, pensiamo che tutta questa gente venga a farci visita a casa e proviamo a tenerla pulita!
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