Il Re è nudo! Ormai la favoletta del “Lavoro & Ambiente/Salute sono pari priorità“, è stata definitivamente smentita dagli ultimi eventi. Politica, sindacato, imprenditoria, istituzioni centrali e locali, sono fortemente coesi nel ritenere la produzione, il lavoro, o meglio il PIL! la priorità assoluta. Giusto o non giusto è necessario però fare chiarezza e smetterla con le continue prese in giro.
Nessuno nega la necessità di garantire sviluppo economico, lavoro, benessere. Ma il benessere, che deve riguardare tutti indistintamente, passa da un lavoro dignitoso, sicuro, adeguatamente compensato, e dalla tutela di ambiente e salute. Tutto questo da tempo ormai non è garantito ai tarantini. Bene dunque il ritorno dello Stato ma solo se si affronta complessivamente la problematica parlando con chiarezza non solo di occupazione e pagamento di fatture ma soprattutto di tutela della vita dei lavoratori e dei cittadini.
Forse chiudere nell’immediato lo stabilimento non è ipotizzabile ma guardando al mercato dell’acciaio, a ciò che costerà a breve in termini di crediti CO2, immaginare un ridimensionamento con passaggio a tecnologie nuove, può essere la strada da percorrere.
Martedì 16 gennaio alle 17,30 un nutrito gruppo di associazioni sarà in piazza per un dibattito pubblico.
Noi con l’ Associazione Comunicare ART21 editrice della nostra testata aderiamo convintamente all’iniziativa. La politica tutta prenda atto e batta un colpo.
Questa la nota giunta in redazione:
Associazioni, comitati, gruppi e rappresentanti dei lavoratori metalmeccanici, in rappresentanza dei cittadini tarantini, hanno convocato un’assemblea pubblica, aperta a tutti, per martedì 16 gennaio alle ore 17,30 in piazza Maria Immacolata a Taranto, per chiedere verità e giustizia.
Negli ultimi tempi il dibattito sul futuro dello stabilimento ex Ilva di Taranto si è spostato esclusivamente sulla volontà di salvare la produzione, dimenticando le necessità di tutela del territorio e della salute di chi ci vive e di tutti i lavoratori che lavorano su impianti ancora oggi sotto sequestro dalla magistratura.
Ad esprimersi in merito sono politici, sindacalisti, industriali, i cui interessi non sono quelli della città. L’assemblea vuole riportare al centro del dibattito il cittadino ed il territorio, partendo proprio dalle loro richieste e necessità.
Occorre chiedere al Governo risorse per provvedimenti urgenti ed immediati al fine di bonificare il territorio per tutelare salute e benessere e avviare una Economia alternativa che crei da subito sviluppo sostenibile e nuova occupazione per i giovani e per chi perde il lavoro.
Tutti i cittadini e lavoratori sono invitati a partecipare.
Di seguito l’elenco dei soggetti aderenti all’iniziativa:
Anta Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente,
Associazione Apulia International,
Associazione Contaminazioni,
Associazione Genitori tarantini,
Associazione culturale Gruppo Taranto,
Associazione Itaca,
Associazione Le Stelle di Lorenzo,
Associazione LiberiAmo Taranto,
Associazione Lovely Taranto,
Associazione Nobilissima Taranto,
Associazione NOI,
Peacelink
Associazione Progentes,
Associazione SiAmo Taranto,
Comitato 16 Novembre,
Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti – ets,
Comitato Donne e Futuro per Taranto Libera,
Comitato per il Parco Regionale del Mar Piccolo,
Comitato per la Qualità della Vita,
Comitato Quartiere Tamburi,
Comitato TarantoLider,
Cooperativa Mitilicoltori Tarantini,
Sindacato di classe LMO (Lavoratori Metalmeccanici Organizzati),
SOS Cittadino.it,
Gruppo Anche questa è Taranto,
Gruppo Taranto Fuori dal Web