Per i NAS si ipotizza il tentativo di frode nell’esercizio del commercio
TARANTO – I carabinieri del N.A.S. di Taranto nell’ambito di servizi predisposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, hanno svolto mirati controlli presso attività di produzione, trasformazione e commercio di alimenti carnei. In particolare in un esercizio di macelleria di Martina Franca (TA), i militari hanno accertato che il titolare deteneva per la vendita in un banco espositore, salumi ed insaccati stagionati (capocollo, pancetta, salsiccia) che in realtà erano stati prodotti industrialmente presso altre ditte produttrici ed erano in vendita come fossero di produzione propria (ad esempio il pregiato capocollo di Martina). In tal caso i consumatori sarebbero stati indotti in inganno sulla loro origine, provenienza e qualità degli alimenti che stavano per acquistare.
I militari avendo accertato la presunta violazione di cui agli articoli 56-515 del C.P., hanno proceduto al sequestro penale di circa 42 kg. dei citati alimenti carnei, sottraendoli di fatto dal tentativo di vendita.
Il titolare è stato segnalato, per la suddetta presunta violazione penale, alla competente autorità giudiziaria. Nella circostanza è stato altresì sottoposto a sequestro amministrativo un quantitativo di circa kg. 86 di capocollo perché il titolare aveva omesso di indicare le procedure di autocontrollo alimentare (Haccp) previste dalla vigente normativa.
In questo caso l’operatore del settore alimentare è stato segnalato alla competente autorità amministrativa.
Come da normativa vigente, per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.
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