Nei prossimi giorni possibile una “giunta civica” con qualche “dissidente”
La vera questione è comprendere se c’è un’alternativa
E’ ormai rottura tra i partiti della coalizione che hanno consentito al sindaco Melucci di essere riconfermato con un consenso straordinario (oltre il 60% degli elettori).
Autorevoli esponenti del PD, a livello regionale, provinciale e cittadino, ritengono conclusa l’esperienza e appaiono ipotizzare anche un ritorno alle urne.
La questione dirimente resta il rapporto tra i partiti e gli eletti. Questi ultimi ritengono di essere gli unici a rappresentare la volontà popolare, in virtù del consenso acquisito, e non intendono, in gran parte, seguire la linea indicata dalle segreterie.
Segreterie che, invece, parlano proprio di centralità dei partiti:
Filippetti, Tursi e Serio (Pd): “Rivendichiamo la centralità dei partiti e ringraziamo gli alleati per coerenza”
“In queste ore in cui assistiamo a fanciullesche forme di dileggio travestite da post sui social network da presidenti regionali di partiti nazionali, riteniamo di tornare a mettere al centro la politica e i partiti.
Sentiamo infatti di ringraziare le segreterie ed i coordinamenti provinciali dei partiti della coalizione di centrosinistra, che hanno scelto di continuare a stare insieme, in un momento in cui crediamo debba prevalere il diritto innanzitutto per Taranto di intraprendere una strada alternativa a quella battuta finora.
Il nostro grazie di conseguenza per la coerenza, la condivisione e per il lavoro svolto, a Francesco Nevoli del Movimento 5 Stelle, a Luigi Boccuni e Giovanni Carbotti dei Verdi e al Coordinatore Provinciale di Con, Francesco Falcone.
Va riconosciuta la rettitudine osservata rispetto all’alleanza siglata tra i nostri partiti e per tutti i tentativi volti a tenere insieme la comunità politica e la originaria coalizione del capoluogo ionico.
Il bene di Taranto deve passare attraverso un diverso modo di intendere la democrazia e deve basarsi sulla condivisione delle scelte comuni.
Il ruolo dei partiti è quello di tenere insieme le comunità politiche anche nei momenti di dissenso, in cui comunque scegliamo il confronto, anche vivace e schietto, ma leale e ispirato sempre al bene pubblico”.
Anna Filippetti Segreteria provinciale Pd Taranto –
Giuseppe Tursi Segretario Cittadino Pd Taranto –
Massimo Serio Presidente Assemblea provinciale Pd Taranto
Sul piano politico quindi il sindaco appare isolato e, non ritenendo di dover assumere conseguenziali decisioni, è probabile che provi ad andare avanti con una nuova giunta con gran parte del civismo e qualche consigliere/assessore “dissidente”.
Se il commissariamento certamente non è mai la soluzione più auspicabile, un’amministrazione rabberciata non è sicuramente migliore come alternativa. Fermo restando che per tornare alle urne occorrono le dimissioni del sindaco o di almeno 17 consiglieri comunali. ( i famosi 17!)
Posto che comunque un’esperienza al di fuori del recinto in cui è nata, per volontà degli elettori, l’amministrazione Melucci 2, poserebbe su sabbie mobili, la vera questione è comprendere se e quale alternativa si propone.
Al momento l’attenzione è tutta concentrata sui rapporti tra il sindaco e i partiti della coalizione che ha vinto le elezioni. Ma poi ci sono le questioni vere. L’ ex Ilva, il Porto, il nuovo ospedale, le partecipate, con particolare riferimento all’ Amiu ( oggi Kyma Ambiente). Ci sono in piedi questioni giudiziarie che vedono indagati soggetti apicali dell’amministrazione. E poi tanti euro ( si dice 1 miliardo e settecento milioni) che dovrebbero arrivare in città. Su alcune grandi vertenze l’amministrazione ha poca voce in capitolo come la storia recente insegna, ma un’amministrazione forte, ben collegata con il livello regionale e nazionale, ha sicuramente più possibilità di incidere.
Quali sono dunque le proposte per un’alternativa a Melucci? Chi sono i soggetti che possono rappresentare adeguatamente un progetto serio per far uscire Taranto dalle secche di una grave crisi economica e sociale in cui si ritrova?
A sinistra, c’è da ipotizzare, si riproporrà il progetto presentato alle ultime elezioni, con un altro candidato sindaco.
E a destra? Si giocherà a perdere come avvenuto almeno nelle ultime due occasioni? (storia non opinioni!) Si arriverà all’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste per individuare un qualunque candidato sindaco? O invece si aprirà un tavolo di confronto in tempi brevi ( come nei giorni scorsi ha proposto il commissario cittadino dell’ UDC, l’ Avv. Francesco D’ Errico? (vedi qui)
Con l’ Epifania finiscono le feste; è ora di cominciare a lavorare seriamente per il bene di Taranto e dei tarantini.