Intervento del capogruppo FdI al Comune di Taranto, Giampaolo Vietri
“Non è una novità che tutti gli interventi che il sen. Turco ha annunciato per Taranto si sono dimostrati un bluff. Dopo che il Movimento 5 Stelle aveva affermato di aver risolto la vicenda Ilva in tre mesi – si badi bene – portando a Taranto Mittal, oggi cade anche l’ultima vittoria-farsa di cui Turco continuava a fregiarsi, ovvero l’arrivo della Ferretti group nel porto di Taranto; un operatore della cantieristica navale che proprio il sen. Turco aveva individuato per affidare l’area ex belleli. Gruppo Ferretti che oggi improvvisamente si ritira, giustificando il suo disimpegno con due motivi: in primis i ritardi, nonostante i tempi del cronoprogramma fossero già noti al gruppo industriale dallo scorso anno quando proprio Turco, insieme ad Emiliano, dopo l’ok del ministero dell’Ambiente ribadivano che l’iter del progetto proseguiva per vedere la piena realizzazione nell’anno 2026. L’altra ragione per la quale Ferretti ha annunciato il suo ritiro da Taranto sarebbe l’insostenibilità economica del progetto per il gruppo industriale quando, a fronte di un investimento privato di 60 milioni di euro, il piano della Ferretti riceveva ben 140 milioni di soldi pubblici a fondo perduto per il suo insediamento nell’area dell’ex Yard Belleli. Pertanto le ragioni che questo player della cantieristica ha fornito altro non sarebbero se non un pretesto, visto che nel frattempo ci risulta che investe in altri siti nazionali. Il Sen. Turco avrebbe dovuto ascoltare il suggerimento che fornimmo già nel 2020 ovvero di non assegnare direttamente l’area della banchina in questione al gruppo Ferretti se i finanziamenti per la bonifica, la riqualificazione e l’infrastrutturazione sarebbero avvenuti con soldi pubblici ma, a quel punto, di mettere l’area a gara. Ed ora, anzichè assumersi le sue responsabilità per questo disastro, il Sen. Turco getta discredito sull’operato dell’attuale Governo per allontanare da sé ogni colpa. L’evidenza pubblica, infatti, oltre a sanare l’assenza di trasparenza dovuta all’interlocuzione con un solo gruppo privato, avrebbe consentito di raccogliere più proposte di investimento private scegliendo il progetto più affidabile e che maggiormente avrebbe conciliato l’interesse d’impresa con il massimo beneficio pubblico realizzabile sul territorio. Invece no! La banchina doveva essere affidata al player industriale individuato dal Sen. Turco che ora si ritira perchè 140 milioni non sono sufficienti per attendere i tempi delle procedure per la realizzazione del cantiere navale a Taranto, città che resta senza un progetto disponibile e alternativo da realizzare in quell’area. Un capolavoro di Turco che dimostra la sua totale incompetenza! È Evidente che tutto il lavoro che ha svolto nella veste di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, uno tra i più prestigiosi incarichi di governo che un tarantino abbia mai rivestito, non ha prodotto nulla per Taranto e la sua provincia, anzi si è dimostrato, come attesta anche quest’ultima vicenda della Ferretti, completamente fallimentare”.