Per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale ad assistiti non esenti
Dal primo settembre è stato abolito il superticket di 10 euro a ricetta per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale ad assistiti non esenti.
Il pagamento della quota fissa non è più previsto per le prestazioni specialistiche erogate a partire da tale data, a prescindere da quando la ricetta sia stata prescritta o prenotata. Nel caso siano previste più prestazioni su un’unica ricetta si deve far riferimento alla data di erogazione della prima.
Di conseguenza decade anche la riduzione del superticket prevista con delibera di Giunta regionale pugliese n. 273 del 2 marzo 2020 per persone con reddito annuo fino a 23mila euro, i minorenni e le persone con età maggiore o uguale a 65 anni privi di esenzione.
“Da oggi, 1 settembre 2020, nessuno in Italia pagherà più il superticket. È una battaglia vinta. Perché la salute viene prima di tutto. Oggi è davvero un buongiorno”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato l’entrata in vigore del provvedimento che abolisce a livello nazionale il superticket, la quota aggiuntiva di 10 euro sul ticket per le visite mediche specialistiche e gli esami clinici.
“Ogni volta – ha aggiunto il ministro – che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione. Per questo a dicembre abbiamo approvato la norma che entra in vigore oggi”.
E’ stata, infatti, la legge di bilancio 2020, a prevedere, a decorrere dal 1° settembre 2020, l’abolizione della quota aggiuntiva di 10 euro sulle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale per perseguire una maggiore equità nell’accesso alle prestazioni sanitarie e superare il sistema eterogeneo determinatosi a livello regionale.