MA A GROTTAGLIE SI LAVORA ALLA DIVERSIFICAZIONE PRODUTTIVA
Riceviamo e pubblichiamo:
“Le notizie sullo stabilimento Leonardo Spa di Grottaglie confermano la preoccupazione per una crisi internazionale i cui confini non sono ancora ben definiti. Nonostante ciò, in questi mesi, sono stati mantenuti inalterati i livelli occupazionali ed è stato evitato il ricorso alla cassa integrazione”.
Lo ricorda il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd). “Si tratta di risultati non trascurabili – aggiunge – considerato l’eccezionalità di una situazione dovuta alla pandemia che ha fatto crollare il traffico aereo e la produzione industriale ad esso collegata. Il mancato ricorso agli ammortizzatori sociali è un dato di non poco conto sia in termini di tenuta salariale per i lavoratori, sia perché in questo modo non c’è stato aggravio sul sistema previdenziale già provato”.
Leonardo Spa in Puglia occupa complessivamente circa 3000 unità lavorative dislocate negli impianti di Foggia, Brindisi, Taranto/Grottaglie. “Dagli ultimi incontri tra sindacati e azienda – prosegue il consigliere dem – apprendiamo che la produzione a Grottaglie dovrebbe progressivamente riprendere dal 20 ottobre prossimo, ma ancora con forti riduzioni. Le prospettive per il 2022/23 sono, purtroppo, cariche di incertezze. Il punto di maggiore debolezza per Grottaglie è la monocomittenza dal progetto Boeing 787. Ed è su questo che bisogna profondere il massimo impegno”.
“Sollecitata dai sindacati – continua Di Gregorio – l’azienda ha messo in campo azioni di ampliamento e diversificazione produttiva. Due i progetti in itinere. A Grottaglie sono stati attivati laboratori di ricerca su materiali innovativi per ambienti critici in ambito navale e dell’aerospazio. Da alcuni mesi vi opera un mix di professionalità internazionali e pugliesi. Gli impianti in provincia di Taranto, inoltre, sono inseriti nel programma European Male Raps, l’eurodrone da ricognizione che vede impegnate realtà industriali di Francia, Spagna, Germania e Italia. A Grottaglie saranno prodotte le lunghe ali in fibra di carbonio del velivolo a pilotaggio remoto. Nel 2024 dovrebbero vedere la luce i primi due prototipi e successivamente verrà avviata la linea di produzione che a regime vedrà impegnate un centinaio di unità lavorative”.
Secondo Di Gregorio “nei prossimi anni queste azioni di diversificazione produttiva, unite alla auspicata ripresa del mercato, dovrebbero riportare lo stabilimento di Grottaglie a livelli produttivi tali da garantire la piena occupazione delle maestranze che, in queste giornate di vuoto lavoro, stanno partecipando ad attività di aggiornamento e formazione professionale. Su questi temi, come sulle sorti dell’appalto, l’attenzione sarà sempre alta e il confronto sempre aperto in termini costruttivi per la Puglia”.
Taranto, 27 agosto 2021