Rispettati gli impegni presi da Tim durante l’incontro ministeriale, che riportando i volumi ai customer riportano serenità tra i lavoratori eliminando la possibilità dell’ammortizzatore sociale
L’incontro del Mimit dello scorso 26 Marzo, fortemente voluto dalle O.O.S.S. annulla la necessità di dover fruire dell’ammortizzatore sociale nei customer care in cui vengono lavorate le attività esternalizzate, a seguito degli impegni presi dalla dirigenza TIM di riportare i volumi di attivitá che erano stati precedentemente tolti.
Si apre quindi uno scenario più sereno per le lavoratrici ed i lavoratori dei Customer Care di Callmat, Gruppo Distrizione, Konecta, Ennova. Per quanto riguarda invece Abramo CC in AS, azienda in cui vi è già un forte utilizzo dell’ammortizzatore sociale, questa situazione potrebbe portare alla possibilità di una riduzione dell’utilizzo dello stesso.
Notizia diffusa da Alessandro Faraoni, segretario Generale della FISTel CISL che sintetizza così l’esito del positivo confronto ottenuto con il Tavolo del Mimit del 26 Marzo, in cui dopo un interessante confronto avuto alla presenza dei Ministri Calderone e Urso, sulla complessa situazione che interessa i Customer Care che operano sulle commesse di TIM , si è registrato un impegno importante da parte della dirigenza TIM a ripristinare i volumi precedentemente sottratti.
Nei giorni successivi al confronto Ministeriale FISTEL CISL, conferma che i suddetti impegni presi sono stati seguiti dall’azione del ripristino dei volumi, realmente messa in atto da TIM verso i Customer Care legati a questa commessa, che hanno ricevuto le nuove programmazioni orarie migliorative rispetto ai volumi precedentemente pianificati.
La notizia del ripristino dei volumi non può che essere accolta positivamente dal Sindacato, in favore delle lavoratrici e dei lavoratori, pronti ormai a vivere uno scenario lavorativo impattato dall’utilizzo dell’ammortizzatore sociale.
Alessandro Faraoni, evidenzia che questa notizia è ulteriormente positiva perché i salari dei tantissimi lavoratori che sarebbero stati impattati dalla cig sono di per sè giá molto precari, poiché legati a profili orari part time, in regioni del Centro Sud Italia in cui la precarietá sociale si tocca già in maniera importante.
Faraoni continua, spiegando che non è il momento questo di abbassare la guardia, ma continuerà sia l’azione di monitoraggio dei volumi delle commesse TIM, nonchè il dialogo con il Governo al fine di portare avanti concretamente i progetti già discussi nella prima Riunione del Mimit di giorno 26 Marzo, che permetterebbero una volta attuati di far uscire in maniera definitiva migliaia di lavoratori dei Call Center operanti sulla commessa TIM da una situazione di incertezza.
Nota del Segretario Generale Nazionale della FISTel Cisl Alessandro Faraoni
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