È una decisione travagliata ma intimamente ponderata con calma e analizzata profondamente ed in tutta autonomia.
In questi, quasi, due anni appena trascorsi, ho sentito di appartenere profondamente ad un partito che consideravo e considero l’ultimo baluardo a sacche ancora esistenti di vetero e sorpassato comunismo.
Sono entrato in Fratelli d’Italia che era ancorato al 4%, e lo lascio al 12% ed in costante e irrefrenabile ascesa.
In questi due anni, però, sono stato molte volte in disaccordo con le decisioni del partito, ma ho sempre rispettato il volere della maggioranza di esso.
Non cerco, quindi, poltrone, nè incarichi, nè altro, che con un partito in una crescita così esponenziale potrebbe anche accadermi.
No. La scelta è dettata dal desiderio di essere libero di decidere le sorti della mia città, e solo per il benessere suo e dei miei concittadini.
Le direttive, le decisioni, di un partito, a volte, possono portare ad abbracciare provvedimenti e decisioni non in linea con i propri convincimenti.
Non credo più, ormai, di poter essere in queste condizioni.
Desidero rendermi libero di prendere decisioni senza avere condizionamenti di partito, ma solo legati al bene di questa città.
Rimarrò decisamente all’opposizione di questa amministrazione Melucci, lì dove mi posizionarono i miei elettori nelle votazioni del 2017.
Non aderirò a nessun partito di respiro nazionale, e rientrerò nella lista civica “Taranto nel cuore” dove sono stato eletto.
Credo che la mia esperienza, in partiti politici, si sia esaurita e il civismo rappresenterà la mia prossima casa.
L’ auspicio è che, nel prossimo futuro, possono crearsi forze moderate, moderne, democratiche e liberali, vincolate alla difesa dei diritti dell’individuo e della mia e nostra città.
Le prossime elezioni amministrative sono alle porte; quando tutti saranno impegnati in tale sforzo, mi troverete sempre dalla stessa parte, ma soprattutto a difesa del benessere di Taranto e dei suoi cittadini, scevro da convinzioni precostituite o da scelte calate dall’ alto.
“Se si parla di Dio, Patria e Famiglia non c’è nessuno più a destra di noi, se parliamo di stato sociale non c’è nessuno più a sinistra di noi.”
Taranto, 23.11.2020
Cordialmente
Tony Cannone