Va in pensione Pippo, un’icona della Squadra Mobile di Taranto
TARANTO – Sono quasi sempre impegnati in inseguimenti mozzafiato, appostamenti impossibili, corrono da una parte all’altra della città a caccia di rapinatori e spacciatori, senza mai stancarsi, per poi chiudere con successo operazioni da film. Questo è quello che viene da pensare quando si parla dei “Falchi” della Squadra Mobile.
Oggi, 29 febbraio 2024, lascia per pensionamento un membro storico della squadra, Pippo D’Ippolito. Trent’anni nei “Falchi”, trent’anni sempre in moto (dalle vecchie Transalp, alle Pegaso, sino alle moderne e potentissime BMW), quasi sempre con il suo compagno storico, Marcello Dragone (anche lui in pensione dallo scorso anno). Per questo Pippo, come piace definirlo ai suoi compagni, “è la storia dei Falchi di Taranto”.
Nella foto tre pattuglie dei “Falchi” di Taranto fine anni ’90. Pippo è al centro alla guida della “Pegaso”
Nei più recenti fatti di cronaca nera è anche ricordato per aver bloccato e arrestato Pantaleo Varallo in via Georgiche, l’uomo che la mattina di sabato 22 gennaio 2022 (un giorno impossibile da dimenticare), scaricò su una “Pantera” sei colpi di pistola, ferendo due agenti su viale Magna Grecia. Un intervento coraggioso, che per lui e altri due agenti valse la promozione per merito straordinario.
Pippo si è sempre distinto nelle operazioni difficili (è stato promosso due volte). Le sua caratteristica è sempre stata la tenacia. Non si è mai tirato indietro (neanche nelle situazioni più pericolose), ed è sempre stato rispettoso nei confronti dei suoi colleghi.
Ed è proprio dai suoi colleghi che riceviamo in redazione qualche riga per poterlo abbracciare (idealmente) e ringraziare: “Per noi è stato sempre un collega leale, disponibile, pronto a sostenerti nei momenti di difficoltà. Un punto di riferimento e un esempio per tutti. Un onore aver potuto lavorare con lui”.
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