Intervista rilasciata in esclusiva a Oltreilfatto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sen. Mario Turco
Nell’ambito del decreto “Cantiere Taranto” certamente l’Università rappresenta un obiettivo importante ai fini della riconversione economica del territorio. Il Governo ha pensato di istituire un Polo Universitario autonomo, che sia in grado di connettersi con le problematiche del territorio, migliorare la qualità dell’offerta formativa e soprattutto poter creare le basi per la realizzazione di centri di ricerca di eccellenza.
A tal riguardo un primo segnale di discontinuità rispetto al passato è derivato dall’aver istituito a Taranto il Tecnopolo del Mediterraneo, stanziando tre milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021; si tratta di un centro di ricerca innovativa negli ambiti dell’energia rinnovabile e dell’economia circolare. Il Ministero dell’Istruzione sarà responsabile della vigilanza sulle attività dell’Istituto che può diventare un’eccellenza a livello europeo. Nel decreto milleproroghe abbiamo recuperato i 3 milioni di euro non spesi, e modificato gli anni di spesa che vengono spostati a partire dall’anno 2020.
E’ arrivato, inoltre, il momento di invertire la rotta, in base ai dati del Miur 2019 gli studenti della Provincia di Taranto che studiano fuori dalla Regione Puglia sono oltre 18.000. Il trend degli iscritti presso le sedi distaccate a Taranto, dell’ Università degli Studi di Bari Aldo Moro, sono in calo e sono passati da circa 3.000 unità a circa 1.000. Questi dati sconvolgenti impongono una inversione di tendenza. Taranto non può più permettersi una perdita di capitale umano di queste entità anche perché questi giovani una volta che vanno fuori a studiare è difficile poi che possano ritornare in considerazione anche delle scarse offerte di lavoro, soprattutto in termini di qualità. Per non parlare poi dei servizi agli studenti, non adeguati a rendere attrattivo il nostro territorio, come alloggi, mense, centri sportivi e di intrattenimento universitario.
Sull’ argomento abbiamo sentito il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sen. Mario Turco.
“Nei prossimi giorni-riferisce il sottosegretario- avverrà la registrazione dello Statuto della fondazione del Tecnopolo da parte del Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte, dopo aver superato in questi mesi l’iter di approvazione da parte della Corte dei Conti. In questi mesi, abbiamo lavorato a raccogliere e stimolare le diverse realtà imprenditoriali a sostenere l’iniziativa scientifica. In merito, diverse sono state le manifestazioni di interesse da parte di importanti imprese a partecipazione pubblica, quali Leonardo Spa, Eni Spa, Enel Spa ed altre imprese private. Ciò garantirà alla neocostituita Fondazione ulteriori forme di investimento, oltre quello pubblico, su progetti di ricerca che permetteranno non solo di finanziare la struttura che ospiterà il Tecnopolo ma anche di avviare un vero piano di assunzione di ricercatori e di personale tecnico, oltre che amministrativo. Per incentivare poi investitori privati all’interno del Tecnopolo è stata prevista anche delle agevolazione fiscale, alle imprese che decideranno di partecipare a finanziare le ricerche che si decideranno di avviare”.
Sen. Turco, quali sono gli obiettivi che si è posto il Governo sempre sul piano della ricerca?
Oltre questo primo intervento a sostegno del primo centro di ricerca a Taranto, è intenzione dell’attuale governo di istituire sempre a Taranto il corso di laurea in Medicina, con specializzazione nella sicurezza e prevenzione delle malattie sul lavoro attraverso un decreto legge. E’ questa sarà la chiave di volta rispetto al passato, nel senso che si vorrebbe istituire il Polo Universitario con l’attivazione di un vero corso di laurea in Medicina e Chirurgia, in modo da dare sostegno all’esigenza di medici e di strutture sanitarie di cui il territorio ha urgente necessita’. A sostegno di questa iniziativa si prevede di stanziare un finanziamento per i primi tre anni di 27 milioni di euro. All’iniziativa universitaria che si intende approvare con il decreto “Cantiere Taranto” hanno già manifestato l’interesse l’Inail e importanti imprese a partecipazione pubblica che si sono rese disponibili a finanziare borse di studio a sostegno della ricerca. Il provvedimento normativo prevederà investimenti infrastrutturali di tipo sanitario e per la formazione, oltre che piani straordinari per assumere docenti, personale amministrativo, tecnici e medici.
Quale è la scommessa più ambiziosa che lei si è posta in questo ambito?
Certamente sul piano universitario è il rafforzamento dei dipartimenti oggi esistenti sul territorio, l’istituzione dal prossimo anno accademico di un corso di laurea in medicina a Taranto e soprattutto la nascita di un ospedale universitario dove poter fare ricerca e sperimentazione. Con riferimento a quest’ultimo aspetto è importante individuare l’ospedale che potrebbe trasformarsi in ospedale universitario tra quelli già esistenti, onde permettere di ospitare le cliniche da parte degli studenti e l’operativita’ universitaria. È chiaro che l’istituzione di questo corso di laurea si inserisce in un ampio progetto che è quello di potenziare i presidi sanitari. Da questo punto di vista la costruzione dell’Ospedale San Cataldo, l’avvio di un piano straordinario di assunzione di medici, l’attivazione di un corso di laurea in medicina, la possibilità di trattenere medici laureati a Taranto sul territorio è la soluzione all’emergenza legata all’ambiente e alla salute dei cittadini di Taranto.
Si ritiene che sia arrivato il momento giusto, quello di credere nel nostro territorio, nelle potenzialità umane che esso esprime, per far crescere la qualità dell’offerta formativa e dei servizi, elementi assenziali che rendono l’università, uno strumento straordinario di attrazione, mobilità sociale e crescita culturale del territorio.