La loggia “Europa” di Taranto del GOI (Grande Oriente d’Italia), la principale “obbedienza” massonica italiana con oltre 24.000 “fratelli liberi muratori” nel Paese, festeggia i primi dieci anni di vita con un pubblico convegno che, aperto a tutta la cittadinanza, vuole rappresentare un momento di riflessione su una tematica tradizionalmente cara alla ”libera muratoria” universale, ma di straordinaria attualità.
La conferenza “Antropologia e attualità di un trinomio massonico” si terrà, con ingresso libero, alle ore 10.30 di sabato 4 novembre, nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città a Taranto.
Sarà trattato il trinomio fondante della Libera Muratoria Universale che, direttamente dalla rivoluzione francese, campeggia nelle logge massoniche di tutto il mondo: Libertà, Uguaglianza e Fraternità!
Su “Libertà… non è un regalo” relazionerà Maurizio Longo, Gran Cancelliere Aggiunto della Gran Loggia di Ucraina, su “Uguaglianza… utopia o miraggio?” interverrà Sergio Rosso Gran Maestro Onorario del GOI, e, infine, su “Fratellanza…. l’Italia s’è desta?” relazionerà Augusto Vasselli, Consigliere nazionale del GOI; i lavori saranno moderati da Giuseppe Russo, Consigliere nazionale GOI, e da Luigi Giannì, Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Puglia del GOI. Le conclusioni saranno affidate a Sergio Monticone, Primo Gran Sorvegliante del GOI.
Il convegno rappresenta un momento di riflessione non solo per le centinaia di “liberi muratori” delle 15 logge tarantine del Grande Oriente d’Italia, ma anche per quelli delle altre numerose obbedienze massoniche presenti in città, nonché per tutti coloro che vogliono conoscere il pensiero massonico su questi temi che, anche alla luce dei recenti avvenimenti, guerra in Ucraina e tensioni in Medioriente, sono sempre più attuali.
In un mondo in cui le libertà fondamentali dell’individuo sono calpestate, in cui l’aggressività verbale e delle armi pare l’unica via per affermare il proprio predominio, in cui la vita umana non è considerata il bene supremo di un fratello, in cui l’antropologia ci mostra un imbarbarimento generale, ha ancora senso parlare di società iniziatiche e di battaglie per il trinomio sacro composto dagli ingredienti essenziali per definire la convivenza umana vivere civilmente?