Riceviamo e pubblichiamo
«Questo non è il Pd che mi ha visto amministratore della mia città, non è il Pd capace di comporre le divergenze, di fare sintesi, di porre il bene superiore della comunità davanti a qualsiasi altra cosa, non è più il Pd nel quale sono cresciute tante esperienze umane e politiche gratificanti. Per questo, a malincuore, non rinnoverò la mia tessera».
Il vicesindaco Gianni Azzaro comunica così la decisione di non rinnovare l’iscrizione al partito nel quale ha vissuto la maggior parte della sua carriera politica, dopo le note vicende che lo hanno visto convintamente sostenere il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.
«Il mio cuore resta lì – ha aggiunto l’attuale assessore a Sviluppo Economico, Turismo e Sport – perché una storia decennale di fatica e successi non può essere cancellata con un colpo di spugna, ma contestualmente non riesco a pensare di poter coltivare i valori fondanti dei democratici in una condizione del genere. Abbiamo tentato di recuperare un minimo di confronto, abbiamo fatto appelli, senza ottenere risultati: è evidente, a questo punto, come nel Pd ionico manchi una leadership autonoma e in grado di ponderare tutte le possibilità. Quando accadrà sarà il momento di fare valutazioni appropriate, ma fino a quel giorno eserciterò le mie prerogative di politico e amministratore restando fuori dal partito».